
Ekin Bozkurt è una sound designer di Istanbul, oggi residente a Milano. Ha studiato urbanistica, architettura del paesaggio e sound art. Ha lavorato alla creazione ed edizione di contenuti audio. Le sue composizioni di musica elettronica / acustica trasmettono a volte disagio, a volte ingenuità, perché le piace comunicare gli immaginari di una vita. È interessata a utilizzare i suoi strumenti interdisciplinari soprattutto per generare possibilità di interazione sociale in luoghi pubblici e trasformare i luoghi abbandonati – tra i tanti luoghi possibili – in vivaci luoghi di incontro. Si è esibita in vari eventi come sound producer, ha realizzato installazioni e progetti di arte pubblica, completato diverse composizioni di musica elettroacustica.
IL PROGETTO: FASE NOVE // ASSOLO URBANO
Ekin Bozkurt (sound designer), Chiara Campara (filmmaker), Giulia Oglialoro (autrice giornalista), Riccardo Tabilio (autore dramaturg) e Francesco Venturi (compositore), sono gli artisti selezionati con la seconda open call di Casa degli Artisti intitolata “Turno di notte” e lanciata nel mese di gennaio per un progetto di lavoro condiviso con il collettivo tedesco Rimini Protokoll, Leone d’Argento alla Biennale di Venezia Teatro del 2011.
Il lavoro dei 5 artisti selezionati, coordinato e seguito da Jörg Karrenbauer e Aljoscha Begrich di Rimini Protokoll nel ruolo di mentori, ha come tema il lavoro – in consonanza con “Work”, titolo che guida la programmazione di Casa degli Artisti del 2020. Si concentra in particolare sul lavoro nel mondo della cultura e dell’arte, tema reso ancora più attuale e urgente dalla crisi provocata dalla pandemia. Il lavoro è stato completamente ripensato durante i mesi di lockdown; si è deciso di lavorare proprio sulla contingenza, considerandola un’opportunità, indagando la mutevole percezione degli spazi e degli operatori culturali. Un percorso urbano multimediale per singolo spettatore che si sviluppa a partire dal vuoto, dallo stato di incertezza e dalla crisi di valori attuale, per ragionare in forma artistica sul valore dell’arte, della cultura, dell’innovazione, sul significato di tempo libero e sul suo ruolo nel mercato.
Rimini Protokoll è stato fondato nel 2000 da Stefan Kaegi, Helgard Haug e Daniel Wetzel e negli anni ha collaborato con diverse costellazioni di artisti. L’obiettivo è quello di espandere i mezzi del teatro al fine di creare nuove prospettive sulla realtà. Rimini Protokoll si avvale della collaborazione di esperti, le cui conoscenze e competenze vanno oltre il teatro, per produrre spettacoli, produzioni radiofoniche e interventi urbani che spesso traducono spazi urbani e strutture sociali in formati teatrali.