Fin dagli esordi, Casa degli Artisti ha dato il via ad alcune linee progettuali che rappresentano un continuum della sua attività di ricerca e di programmazione. Si tratta di progetti speciali che attraversano le discipline, escono nello spazio pubblico, incontrano la collettività, pongono basi visionarie per il futuro.
Sono progetti che accompagneranno i prossimi anni di lavoro della Casa, alcuni in collaborazione con altri enti, altri ancora in fase di costruzione e di pensiero, ma tutti si costruiranno dall’interazione tra gli artisti residenti nella Casa, il team di lavoro e le comunità che si snodano attorno ad essi.
Lo sportello e le residenze “urban art” sono un programma di Casa degli Artisti per i progetti di rigenerazione urbana. Un punto di incontro e “sportello” di servizio per consulenza e co-progettazione con i quartieri, le istituzioni e con la città. Propone operazioni artistiche capaci di dare un volto nuovo all’area interessata, a facciate cieche, infrastrutture e muri, elementi di arredo urbano e di servizio, creando un percorso di urban art di eccezione, a Milano. Un punto di riferimento per utilizzare l’urban art, la street art e l’urban decor quale strumenti per la coesione sociale e per promuovere la rigenerazione dei territori.
Progetti Urban Art
Casa degli Artisti lavora sulla dimensione metropolitana sviluppando il “Progetto Città” (Osservatorio di Arte Pubblica) costruito con Gabi Scardi. L’Osservatorio attiva ricerche, riflessioni e progettualità accomunate dalla volontà di far emergere vissuti, specificità, istanze comuni in un’ottica di rinnovata vivibilità urbana. Favorisce l’accesso all’arte contemporanea attraverso attività di formazione specialistica e di avvicinamento alla cultura contemporanea.
Il tavolo di pensiero NUS è un progetto continuativo con cadenza bisettimanale sviluppato da Casa degli Artisti in collaborazione con Orbis Tertius, gruppo di ricerca sull’immaginario contemporaneo dell’Università di Milano Bicocca, e Clac, clinica dell’adolescenza contemporanea, di cui fanno parte filosofi, psicanalisti, artisti, galleristi, curatori, organizzatori. Il nome NUS si riferisce a un gioco di assonanze tra il termine greco νοῦς (che rimanda alla facoltà mentale dell’intelletto) e il frutto della noce, nell’accezione del dialetto milanese, che richiama la forma del cervello umano.
Il Think Tank intende accompagnare le attività di Casa degli Artisti con una riflessione collettiva sui temi che emergeranno nel corso della progettazione e del lavoro degli artisti. Il lavoro si baserà su una modalità dialogica e di confronto, sia quando sarà circoscritto al gruppo NUS sia quando si aprirà alla cittadinanza, con l’intenzione di coinvolgere un pubblico desideroso di tornare a riflettere sulle questioni fondamentali che interrogano il nostro tempo in relazione – ma non solo – al significato e alla funzione dell’opera e della prassi artistica.
Il tavolo NUS è coordinato da Matteo Bonazzi con la partecipazione continuativa di alcuni membri di OT, di CLAC e di Casa degli Artisti (Mattia Bosco, Pietro Enrico Bossola, Fulvio Carmagnola, Valentina Kastlunger, Susanna Ravelli, Francesco Vandoni, Lorenzo Vatalaro).
Progetti Tavolo di pensiero
L’atelier invita degli artisti a lavorare in remoto o fisicamente in cross reality a esplorare la relazione tra arte, filosofia e nuove tecnologie, da un punto di vista storico, teorico e pratico. Il 12° atelier è realizzato in sinergia con il progetto di ricerca “AN-ICON” finanziato dall’European Research Council e coordinato da Andrea Pinotti, docente di estetica presso l’Università Statale di Milano. Il progetto, che si avvale della collaborazione del VR artist Enea Le Fons, coinvolge professionalità differenti: filosofi, giuristi, storici dell’arte, informatici e artisti.
Progetti 12° Atelier
Il tema dell’archiviazione si pone come elemento centrale nella linea della memoria passata e futura di Casa degli Artisti. L’archivio dà forma alla memoria del passato attraverso le pratiche dell’arte contemporanea, genera una memoria come patrimonio pubblico, bene comune evolutivo e opportunità di una storia aperta alla critica e alla narrazione pluridisciplinare. L’archivio di Casa degli Artisti è fatto di racconti tracciati dalle opere delle artiste e degli artisti che lo nutrono e ne fanno un’esplorazione plurale evitando il pericolo di un’unica storia.
L’archivio di Casa degli Artisti conserva, attraverso l’arte, le memorie tenendole “avvinghiate come un’amante determinata a lasciarci” (Guido Ceronetti)