Centro di residenza, produzione e fruizione aperto alla città, Casa degli Artisti (ri)nasce come un luogo di incontro, creazione e riflessione per sostenere la pratica degli artisti nell’ambito delle arti visive, performative, sonore, digitali, applicate, del cinema, della fotografia, della letteratura e del pensiero.
A vocazione interdisciplinare e internazionale, ha come missione la promozione della ricerca, della formazione e della produzione artistica; lo sviluppo di una dimensione personale e corale del lavoro; la produzione di progetti culturali rivolti ad un pubblico il più ampio possibile.
1250 mq su tre piani, 11 atelier destinati al lavoro degli artisti, uno spazio espositivo al pianterreno aperto al pubblico, un bistrot, uno spazio esterno affacciato sul verde, Casa degli Artisti lavora come luogo di connessioni per favorire lo scambio tra i diversi attori dell’arte, della società e dell’impresa e per stimolare un dialogo sulla sfera pubblica e sullo spazio urbano.

PERSONE
Il gruppo di lavoro è composto da artisti, organizzatori culturali, formatori, architetti, galleristi, cittadini, con conoscenze puntuali del panorama culturale cittadino, italiano e internazionale. Undici professionisti, appartenenti a cinque associazioni, che si sono incontrati sulla base di una visione comune e con la volontà di intrecciare risorse, competenze e connessioni.
In seguito all’aggiudicazione del bando di gestione dell’immobile, indetto dal Municipio 1 del Comune di Milano, è stata costituita un’Associazione Temporanea di Scopo (ATS) – comprendente le cinque realtà no profit che hanno partecipato al bando: ZONA K, capofila, That’s Contemporary, Atelier Spazio XPO’, NIC Nuove Imprese Culturali e Centro Itard Lombardia, con Future Fond, come partner esterno.
Valentina Picariello / Valentina Kastlunger / Giulia Restifo / Christian Gancitano / Matteo Bianchi / Mattia Bosco / Mariavera Chiari / Francesco Piccolomini / Lorenzo Vatalaro / Susanna Ravelli / Lorenzo Castellini

COMITATO SCIENTIFICO
In linea con i valori e con la missione della Casa, il comitato scientifico vuole essere trasversale e interdisciplinare. Fin dall’inizio hanno aderito personalità dell’arte e della cultura, riconosciute in ambito internazionale che, con generosità, hanno messo a disposizione le loro competenze e la loro professionalità nell’avvio del progetto. I membri del board restano in carica due anni con un ruolo consultivo e di appoggio per alcuni progetti.
Per il biennio 2020-2021 ne fanno parte:
Natalia Alvarez Simò, neo direttrice del Conde Duque di Madrid, è stata direttrice dei Teatros del Canal di Madrid e curatrice del Dipartimento delle Performing Arts del Reina Sofia Museum;
Carlo Boccadoro, direttore d’orchestra, compositore, fondatore del progetto “Sentieri Selvaggi” e Direttore Artistico della stagione concertistica della Scuola Normale Superiore di Pisa;
Silvia Fehrmann ha lavorato al Goethe institut di Buenos Aires, al Volksbühne di Berlino, è stata Deputy Director della Haus der Kulturen der Welt; oggi dirige il programma artistico del DAAD di Berlino, tra le più prestigiose residenze per artisti d’Europa;
Lorand Hegyi, storico dell’arte, critico, curatore, ex direttore del Museo Ludwig di Vienna e del Museo d’arte moderna di Saint-Etienne;
Pietro Ichino, giurista, giornalista, politico nonché personalità di spicco nel giuslavorismo italiano;
Paola Navone, architetto e designer dalla lunga e poliedrica carriera a partire dalla collaborazione con gruppo Alchimia di Alessandro Mendini, Ettore Sottsass Jr., Andrea Branzi, capace di coniugare architettura, arte, design e artigianato;
Alberto Salvadori, storico e critico d’arte, direttore artistico di Ica Milano, direttore dell’osservatorio per le arti contemporanee, curatore della sezione di arte moderna di Miart.
STORIA
Casa degli Artisti nasce nel 1909 su iniziativa dei Fratelli Bogani, due mecenati innamorati dell’arte, per ospitare laboratori e atelier. Fin dai primi anni vede un’intensa frequentazione di artisti di varie discipline. Alla fine degli anni ’30 la Casa viene espropriata dal Comune di Milano con l’intento di demolirla, nell’ambito di un ampio progetto di rinnovamento urbanistico della zona, poi abbandonato con lo scoppio della guerra.
Nel dopoguerra l’attività riprende e vive un nuovo slancio soprattutto alla fine degli anni Settanta, quando la Casa viene gestita da artisti di fama internazionale come Luciano Fabro, Hidetoshi Nagasawa e la critica e storica dell’arte Jole De Sanna.Tra le azioni di quel periodo si annoverano mostre collettive dedicate a giovani artisti emergenti, relazioni con altri spazi no profit della città e il restauro de “I bagni misteriosi” di Giorgio De Chirico del 1994.
Nel 1988 una parte del piano terra viene occupata da Csoa Garibaldi, mentre negli altri spazi della Casa continuano ad operare gruppi di artisti, artigiani e liutai. Nel 2007 la casa viene sgomberata e quindi messa in sicurezza a causa delle condizioni di precarietà strutturale in cui versava.
Nel 2015 inizia il percorso di riqualificazione dell’edificio grazie al Municipio 1. La ristrutturazione è effettuata da La Ducale SpA del Gruppo Tecnocasa, a scomputo degli oneri di urbanizzazione relativi alla costruzione del condominio privato di Corso Garibaldi 95. Su indicazioni della Soprintendenza, il recupero della Casa ha visto un intervento più consistente sulle facciate esterne e un approccio più filologico negli interni, dove sono stati mantenuti i mattoni a vista e le originali strutture in cemento armato.





