LIBRI & TALK

NOVEMBRE – DICEMBRE

NOVEMBRE – DICEMBRE 2023

La rassegna Libri & Talk continua con nuovi appuntamenti. Libri & Talk è un format che attiva dialoghi e riflessioni sulle questioni aperte delle arti con gli attori dell’arte e della cultura contemporanea a partire da progetti editoriali e produzioni video.

 

Lunedì 2 ottobre | 18.30

INCONTRO CON L’AUTRICE, presentazione del libro Donne impilate di Patricia Melo, edito da Bompiani-Giunti

Insieme alla scrittrice intervengono Roberto Francavilla ed Elena Manzato, traduttori del volume

L’evento si inserisce nel programma della X edizione milanese di Agenda Brasil, festival di cinema che annualmente promuove la proiezione di film brasiliani e opere di coproduzione tra Brasile e altri paesi, con edizioni a Milano, Roma, Torino e Genova.

 

Mercoledì 25 ottobre | 18.30

Endless Residency. Un osservatorio sulla mobilità artistica a cura di Caterina Angelucci e Giulio Verago, Postmedia Books Editore

Con Caterina Angelucci e Giulio Verago

In dialogo con Giovanni Chiamenti, Maria Luigia Gioffrè e Giacomo Zaza

Il volume parte da una ricognizione storica del fenomeno della mobilità e della residenzialità nelle arti visive, per soffermarsi poi sulla specificità del fenomeno nel panorama italiano dalla fine degli anni Novanta a oggi, alla luce di interviste e occasioni di scambio con i diversi attori del sistema italiano. Sono poi introdotti gli strumenti di ricerca attivati dall’osservatorio, con una particolare attenzione ai tavoli di approfondimento co-curati con artisti e operatori culturali. Endless Residency nasce anche per dare spazio alla restituzione di quei materiali di ricerca che solitamente non trovano adeguata visibilità nella restituzione finale di un’esperienza di residenza. A titolo d’esempio, si presentano alcune delle ricerche in forma di “dispacci”, frutto di un dialogo avuto con gli artisti durante i relativi periodi di permanenza. Il volume si chiude con una proposta di dizionario, una scelta maturata attraverso il dialogo con Benedetta Di Loreto e Rosa Ciacci di qwatz, piattaforma per l’arte contemporanea. I partecipanti ai tavoli di approfondimento sono stati invitati a scrivere un contributo originale scegliendo di adottare una parola chiave sulla base della loro esperienza umana e professionale legata al tema della mobilità artistica. Grazie al dialogo con Annika Pettini questo invito è stato successivamente esteso anche ad alcuni curatori della scena emergente italiana, nella consapevolezza che solo da un mosaico di voci plurali si può pensare di restituire, seppur parzialmente, un panorama di indirizzi in costante evoluzione.

 

Martedì 28 novembre | 18.00

Quando Milano incontra Wenzhou, di Andrea Del Guercio, editore Xilengyinshe

Andrea Del Guercio e Luming Zhang in dialogo con artisti della residenza Italia-Cina Dali Cheng, Luxiang Wang, Xiaorong Wei, Xiaobo Lu, Rongsheng Lin, Ning Ding, Gumin Zhang, Jialin He, Jianpeng Zhou, Giorgio Cattani, Marta Dell’Angelo, Valeria Manzi, Antonio Ievolella, Concetta Modica, Paolo Sandano, Ivano Sossella

L’esperienza di una residenza- scambio tra due nodi culturali per l’arte italiana e cinese, un primo incontro che apre un gemellaggio possibile tra L’Accademia di Brera e l’Accademia di Wenzhou. Andrea Del Guercio, curatore e storico dell’arte con anni di insegnamento presso l’Accademia di Brera e Luming Zhang, curatrice che conosce bene la realtà italiana e quella del suo paese di origine, hanno ideato e realizzato un progetto di residenza esplorativa con otto artisti italiani in viaggio a Wenzhou e altrettanti artisti cinesi ospitati presso l’Accademia di Brera con una mostra che apre il 28 novembre alle ore 10.00 presso la Biblioteca d’Arte Contemporanea Guido Ballo. 

Alle ore 18 dello stesso giorno, presso Casa degli Artisti, Andrea Del Guercio e Luming ci introdurranno l’esperienza di questa residenza gemellaggio raccolta nel catalogo della mostra e raccontata con la presenza di tutti gli artisti coinvolti.

 

Mercoledì 6 dicembre | 19.00

Artemide’s / di Artemide + Lerosa Chronicles, di Fulvio Chimento, Carlotta Minarelli, Margherita Morgantin, T-yong Chung e Italo Zuffi, editore Quodlibet

Intervengono Fulvio Chimento, Carlotta Minarelli, Margherita Morgantin, T-yong Chung, Italo Zuffi

Introduce Giulia Ronchi

L’opera documenta il lavoro di Margherita Morgantin, Italo Zuffi e T-yong Chung, tre artisti che sono intervenuti sul paesaggio intorno a Cortina, mossi dall’intento di realizzare delle opere ad hoc in grado di integrarsi con il territorio e spingere il visitatore a scoprire i sentieri più misteriosi del territorio dolomitico. Oltre a un’ampia documentazione fotografica e a una sorta di diario artistico e scientifico redatto da Morgantin, l’opera è accompagnata da interviste e da testi critici che mettono a fuoco le motivazioni che hanno portato alla nascita del progetto artistico e alla stretta collaborazione tra gli artisti e gli artigiani delle Regole, istituzione post feudale che garantisce (e preserva), per conto delle famiglie cortinesi, la proprietà collettiva dei boschi e dei pascoli intorno a Cortina.

 

Lunedì 11 dicembre | 18.00

Seize the Means of Complexity, XONG collection – dischi d’artista di XING, di Mattin

Intervengono Mattin e Margherita Morgantin

Seize the Means of Complexity di Mattin è un appello rivolto agli utenti dei social media di tutto il mondo per unirsi: “Siamo nel buco del culo della storia. Individui distrutti alle prese con la salute mentale, l’ossessione mediatica, il bisogno di attenzione e di legittimazione. Anime in fiamme alla ricerca di una convalida, affette dalla sindrome dell’impostore in una terra desolata post-Netflix. Dalle rovine della nostra soggettività si può costruire qualcosa. Qualcosa deve essere costruito. Per cogliere i mezzi della complessità, dobbiamo comprendere gli strumenti della sussunzione algoritmica e sfruttare la conoscenza per indirizzare il loro sviluppo verso una concezione open source della soggettività. Dovremmo tutti avere accesso ai codici, alle tecnologie, ai modelli e alle complessità che modellano le nostre vite. Questo soggetto adattivo e open source, abbracciando il rumore anziché rifuggirlo, potrebbe aprire la strada a un futuro che trascenda il realismo capitalista e la sua fine della storia, forgiando una nuova forma di comunismo adatta al 21° secolo.” Seize the Means of Complexity è la ricomposizione di alcuni materiali utilizzati da Mattin nelle sue performance interattive dell’ultimo anno: una massa di frammenti musicali che si cristallizza come appello alla mobilitazione. Come consiglia il titolo dell’album, o meglio afferma: per non essere schiacciati dai sintomi che i social media producono su di noi, dobbiamo cogliere l’opportunità aperta da internet nella sua più ampia complessità. Come possiamo collettivizzare le conseguenze psicosomatiche prodotte dai Meganet? Come possiamo fare il reverse-engineering dei social media? Il nuovo disco di Mattin, commissionato per Xong collection, contiene registrazioni da TikTok e Instagram (hits, canzoni pop, pubblicità e voci), che possono essere ascoltate come un coro di frammenti della moltitudine che affrontano la destabilizzazione psichica e l’orizzonte della paranoia e dell’alienazione. Questa plunderphonia di suoni trasmessi dai media globali, apre la possibilità di affrontare ciò che significa essere umani al di là dell’individuo liberale. Seize the Means of Complexity è una proposta, un palcoscenico sonoro per far accadere qualcosa.

 

Martedì 12 dicembre | 19.00

Storia dell’arte cinese del XX e XXI secolo, Volume I e II, Lü Peng, Editore Rizzoli

Intervengono Lü Peng, Andrea Del Guercio, Luming Zhang, Manuela Schiavano

La Cina del XX secolo è un appassionante palcoscenico della storia, sia per la complessa evoluzione di vicende dispiegatesi in un territorio vastissimo, sia perché gli studiosi occidentali stanno sempre più spesso rivolgendo la loro attenzione ai contesti, ai fatti e ai protagonisti dell’arte e della cultura sullo sfondo dell’ineludibile scenario sociologico e politico. Affidarsi alla «luce della storia» è anche il metodo teorizzato dal curatore e storico cinese Lü Peng, che l’ha applicato in quest’opera per la prima volta presentata ai lettori italiani. Un viaggio appassionante – corredato da una puntuale e inedita selezione di immagini – che parte dalla Dinastia Qing e giunge fino al primo ventennio del XXI secolo, toccando la Cina, Hong Kong, Taiwan, ma anche meno noti avamposti fuori della Cina come Parigi e Tokio. Un lavoro prezioso, una referenza imprescindibile per gli studiosi e gli appassionati d’arte e della Cina.

 

Giovedì 14 dicembre | 19.00

BORDI, di Ermanno Cristini e Cesare Biratoni

Intervengono Ermanno Cristini, Cesare Biratoni, Roberto Limonta

Bordi è un progetto, un tavolo di discussione che si avvale di piattaforme virtuali e di supporto cartaceo, fondato nel 2021 per riflettere e dibattere sulla valenza etico-politica del lavoro artistico oggi. La domanda a cui BORDI cerca di rispondere è: perché facciamo quello che facciamo? Perché con ostinazione ci si trova in pochi o in molti ad occuparci di cose come il quadro, le forme, l’immagine, le mostre, le pubblicazioni, il linguaggio? Con lentezza, BORDI inciampa nei dubbi che attraversano il “che fare”, e forse in questo modo si trova a pensare, quasi inavvertitamente, alle modalità e alle valenze del lavoro artistico, in una cultura che è andata ben oltre la debordiana “società dello spettacolo”. BORDI nasce come prolungamento degli spazi di R + S / AK acronimo di tre artist run spaces di Varese: riss(e), Surplace, Anonima Kunsthalle, ed è un laboratorio per artisti, critici, filosofi e perditempo, invitati a porsi in conversazione, attraverso interventi teorici, immagini o riflessioni, in uno spirito votato ad accarezzare l’eterogeneità.

 

Martedì 19 dicembre | 18.00

Kórai, di Mattia Bosco, Giunti Editore

Interviene Mattia Bosco

Il progetto espositivo Kórai prende vita da 12 sculture site-specific, concepite e realizzate per gli spazi del Tempio di Venere e Roma. Mattia Bosco ricol- loca all’interno delle rovine dell’antico tempio i preziosi elementi marmorei tipici dell’architettura romana d’epoca imperiale. Le 9 Kórai sono posizionate nella cella di Roma e, organizzate in un cerchio che richiama la danza delle antiche vestali, rievocano sacerdotesse che si uniscono per celebrare il più antico culto del mondo: quello della materia, di cui tutto è composto. Le due Sezioni Auree situate nella cella di Venere sono tempo allo stato solido: un libro con le pagine saldate le une alle altre, la cui chiusura è vinta dalla scultura, che rompe la barriera e svela l’essenza segreta e luminosa della materia. Entrando nella pietra, si apre la porta verso il regno dell’im- maginazione: la superficie opaca si trasforma in una superficie riflettente, svelando la profonda bellezza che scorre attraverso ogni elemento come un filo d’oro. Lo Stonegate scavato nella pietra rappresenta un confine, una porta d’in- gresso, un passaggio verso un’altra dimensione che collega il qui e l’altrove, il passato e il presente.

INFORMAZIONI PRATICHE

novembre – dicembre 2023

2 ottobre 18.30 | Donne impilate di Patrícia Melo

5 ottobre 18.30 | Endless Residency. Un osservatorio sulla mobilità artistica a cura di Caterina Angelucci e Giulio Verago

28 novembre 18.00 | Quando Milano incontra Wenzhou di Andrea Del Guercio

6 dicembre 19.00 | Artemide’s + Lerosa Chronicles, di Fulvio Chimento, Carlotta Minarelli, Margherita Morgantin, T-yong Chung, Italo Zuffi

11 dicembre 18.00 | Seize the Means of Complexity, Mattin

12 dicembre 19.00 | Storia dell’arte cinese del XX e XXI secolo, Volume I e II, Lü Peng

14 dicembre 19.00 | BORDI, di Ermanno Cristini e Cesare Biratoni

19 dicembre 18.00 | Kórai, di Mattia Bosco