LARA ILARIA BRACONI E PIERMARIO DORIGATTI

ANTICA STRANIERA

28 GIUGNO – 7 AGOSTO 2022

Casa degli Artisti presenta da martedì 28 giugno a venerdì 22 luglio 2022 la mostra “Antica Straniera” che riunisce le opere di Lara Ilaria Braconi e Piermario Dorigatti, frutto di un intenso lavoro durante la residenza in Casa degli Artisti nei primi mesi del 2022.

 

La mostra apre il 28 giugno con un talk che vede la partecipazione degli artisti Lara Ilaria Braconi e Piermario Dorigatti, della curatrice Caterina Frulloni, della critica e storica dell’arte Raffaella Puleio, di Massimo Morlacchi (Crespi, Belle Arti di Brera), Jacqueline Ceresoli (storica e critica dell’arte), Arrigo Giacomelli e Laura Bogani (Eredi Bogani), Cora Fossati (educatrice), Andrea Chersicla (Argelab). Con il coordinamento di Lorenzo Vatalaro.

 

Artisti di generazioni diverse, Braconi (1992) e Dorigatti (1954) hanno condiviso per tre mesi l’ampio atelier al secondo piano lasciando che la vicinanza, lo spazio e la luce naturale diffusa generassero tra loro un confronto continuo e una sperimentazione su quella antica straniera che è per loro la pittura.

“[…] posso dirti che la luce che c’è, è incredibile, e i miei quadri qui sembrano francobolli, li riempio subito.” [Dorigatti]

“Si vede che siamo in un posto progettato per dipingere; la luce è diffusa e il tempo si ferma.” [Braconi]

 

Nelle opere di Piermario Dorigatti spiccano elementi tipici della sua figurazione assieme ad una maggiore intensità della luce, che nel giallo prescelto sembra essersi mescolata, dando alle opere evidente vitalità. Il senso del dramma e del gioco rappresentano due polarità, che convivono in equilibrio in un teatro dell’assurdo. La memoria da cui Dorigatti attinge il suo immaginario viene riversata sulle tele con assoluta freschezza, originalità e attualità pittorica.

“Sai, io li ammiro quelli che dipingono e si mettono lì e parlano della loro pittura. come fai a dire con le parole quello che solo il pennello può raccontare?” [Dorigatti]

 

Se per Dorigatti il lavoro alla Casa è stato un sussulto immediato e costante che lo ha portato subito a disegnare abbozzi di figure che varieranno di poco nella loro struttura definitiva, nel lavoro di Lara Ilaria Braconi si assiste ad una metamorfosi viscerale.

 

Circa trecento disegni a carboncino e acquerello sono stati il principio della muta: segni primitivi e forme rudimentali intrise di inchiostri. Contemporaneamente, le tele hanno iniziato a percorrere passaggi di stratificazione e sedimentazione di colori, forme e immagini che tipicamente si sovrappongono nella pittura di Braconi: da un giorno all’altro i quadri sono mutati, portando ulteriori possibilità all’immagine, moltiplicando paesaggi.

“La pittura non può stare in una gabbia, in un registro definito o soltanto nella definizione e nelle etichette. È anche questione di volontà, volontà che ti costringe a scartare tutto ciò che non è strettamente necessario a quello che stai facendo, alla tua capacità di vedere.” [Braconi]

Da questa magmaticità e differenziazione materica – guidata dai disegni, appunti visivi essenziali – il lavoro di Lara si è evoluto in due macro categorie. Da una parte tele che, stelaiate, portano il retro a essere immagine visibile e a far emergere tracce dei quadri precedenti. La memoria della tela che si fa quadro e che accoglie l’immagine finale, dipinta dalla pittrice. Dall’altra, tele che vengono ritagliate in pezzi, ricomposte e inteliate su altre tele di juta preparata, grezza o di cotone bianco per dare forma a nuovi dipinti. Si assiste quindi a una pittura che si fa quasi scultorea, oggetto pittorico, che si apre alle possibilità dei materiali, dello spazio e della luce. Equilibri che in ciascuna opera appaiono diversi ma sempre precari ed armonici, densi, violenti, leggeri o vuoti. Sedici le tele esposte, che mostrano con evidenza la diversità e l’armonia tra due modi di vivere e restituire la pittura.

 

“Io scommetterei che il più alto storico dell’arte alla Pinacoteca di Brera, non riesce a definire la pittura: potrebbe parlare per ore, di tecniche, date, luoghi, ma la pittura gli sfuggirà sempre.” [Dorigatti]

“Per quello la pittura è un’Antica Straniera! È antica come l’umanità eppure non si conosce mai davvero. […] La pittura è sempre un’apertura verso nuove prospettive, è straniera perché nessuno la conosce. Come se facessi ogni volta un segno, che sarà sempre nuovo, mai sterile ripetizione, ma sempre opera viva.” [Braconi]

 

Citazioni tratte da “Conversazioni sulla pittura con Piermario Dorigatti e Lara Ilaria Braconi, a cura di Caterina Frulloni”

 

 

Partner tecnici e sostenitori:

Laura Bogani e Arrigo Giacomelli

Belle Arti Crespi, Brera

Argelab, vini naturali selezionati da Andrea Chersicla

BIO

Piermario Dorigatti (Trento, 1954) vive e lavora a Milano. Nel 1977 è tra i fondatori, insieme allo scultore Mauro De Carli, del circolo fotografico La Finestra di Trento, dove insegna discipline pittoriche e tecniche grafiche sino al 1983. Nel 1982 tiene la sua prima mostra personale al Palazzo Pretorio di Trento, da qui l’avvio della sua attivit  espositiva di personali e collettive in Italia e all’estero. Nel 1989 si trasferisce a Milano, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera diplomandosi in Pittura, inizia così una proficua collaborazione con la Galleria Morone di Milano dove espone con gli amici artisti Tetsuro Shimizu, Paolo Tait, Paolo Dolzan, Giovanna Bolognini. Dal 1998 è docente di tecniche pittoriche, incisione, grafica d’arte alle Accademie di Belle Arti, a Brera dove tuttora insegna.

 

Lara Ilaria Braconi (Milano, 1992) frequenta il triennio di Pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Carrara, a cui segue un periodo di studi all’Accademia di Varsavia e Praga. Prosegue gli studi all’Accademia Albertina di Torino e all’Accademia delle Belle Arti di Brera. Nel 2017 espone la sua prima personale Inverno presso lo studio di architettura Paolo Soldati a Milano e l’anno successivo partecipa ad una residenza presso il Royal Institute of Art di Stoccolma. La sua seconda personale In bilico presso Cazzola Consulting Milano apre nel 2019. Espone in diverse collettive in Italia e all’estero, in gallerie e contesti istituzionali. Tra le ultime personali sono da ricordare (febbraio 2021) Amore Lento. Presenti Scomparsi (Milano, 2021) presso la Galleria Lorenzo Vatalaro e Corpo Mondo (Milano, 2021) presso la Galleria Studiolo Fine Art e curata da Caterina Frulloni e Lorenzo Vatalaro.

INFORMAZIONI PRATICHE

28 giugno 17.30>21.00 | Opening e Talk

29 giugno – 7 agosto 2022 | 12.00>19.30